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Logo dei Vigili del Fuoco

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (noto con la sigla CNVVF) è un corpo istituzionale della Repubblica italiana ad ordinamento civile, dipendente dal Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell'interno.

A dicembre 2009 il corpo conta un totale 31.520 uomini effettivi a cui vanno aggiunti i volontari discontinui.

I compiti d'istituto del Corpo sono la salvaguardia di persone, animali e beni, il soccorso tecnico urgente e la prevenzione incendi; inoltre il Corpo si adopera per garantire la sicurezza dello Stato in casi di emergenza provocati da atti definibili "aggressioni alla nazione". La Difesa prevede la stesura di un piano nazionale che definisce le minacce, quali: chimiche, batteriologiche, radioattive e nucleari.

Storia[]

800px-Vigili del Fuoco - Autopompa Iveco Baribbi 190-26

Autopompa Iveco Baribbi 190-26 dei Vigili del Fuoco

Fu istituito con il regio decreto legge del 27 febbraio 1939, successivamente convertito in legge 1570 del 27 dicembre 1941 e riunì tutti i corpi dei pompieri precedentemente presenti sul territorio nazionale nelle varie città. Lo scopo della sua fondazione fu quello di garantire un adeguato soccorso a tutta la popolazione Italiana, dopo aver visto le difficoltà che si erano create nel terremoto calabro-siculo del 1908 dove, per la prima volta, operarono insieme vari corpi di Civici Pompieri provenienti da numerose città italiane, ognuno con le proprie attrezzature.

Questo fatto creò non pochi problemi, visto che non tutti erano attrezzati allo stesso modo. Il nuovo governo fascista, quindi, resosi conto di questa lacuna, affidò l'incarico ad un ardito della Prima guerra mondiale, Alberto Giombini nato a Jesi il 18 luglio 1898 il quale, grande organizzatore, viene chiamato dal Ministero dell'Interno, per coordinare la nascita di un unico Corpo di Vigili del Fuoco in Italia.

È lui l'artefice di tutta la macchina organizzativa che da allora, e fino ai giorni nostri, ha fatto sì che il personale del CNVVF si sia arricchito di esperienze, di nuove professionalità, specializzazioni e attrezzature, diventando uno dei più avanzati al mondo; lo stesso, quindi, diventò il primo Direttore della "Direzione Generale Servizi Antincendi" (DGSA) e fu cambiato il nome da Pompieri (francesismo derivante dal Sapeurs-Pompiers francese) in Vigili del Fuoco (si vuole pensato da Gabriele D'Annunzio). Pesante anche il tributo di morti pagato da ogni Comando, nella Seconda guerra mondiale, dagli uomini del Corpo, pagato unicamente per portare soccorso alle popolazioni civili colpite da bombardamenti.

Nel 1942 viene creato il "Battaglione S. Barbara" e la creazione avviene in un momento particolare della guerra quando, cioè, le sorti si ribaltano a favore degli anglo-americani, e la ritirata di Russia, e la battaglia di El Alamein persa con onore dagli italiani (i soldati italiani, sebbene sconfitti, ebbero l'onore delle armi) fanno rendere conto agli italo-tedeschi che l'isola di Malta, possedimento britannico, è una vera e propria spina nel fianco per i convogli navale diretti in Africa Settentrionale.

Viene concepita, quindi, l'idea dell'invasione dell'isola a mezzo delle autoscale dei Vigili del Fuoco, montate su posamine che avrebbero dovuto raggiungere e circondare l'isola eppoi, sviluppate le volate delle scale, far salire i soldati che avrebbero così, invaso il territorio.

Quindi Giombini, in gran segreto, chiese a tutti i 94 Corpi una lista di volontari per il suddetto Battaglione e le richieste furono tanto numerose che si videro costretti ad effettuare una selezione rigidissima per il personale da arruolare: la richiesta minima parlava di personale con età anagrafica inferiore ai 42 anni.

Vagamente si accennava a "zone di operazioni" ma mai esplicitamente si parlò di Malta. Nell'ottobre del 1942 i selezionati si ritrovarono a Roma, non alloggiati a Capannelle, ma attendati accanto. Il Comandante era l'ing. Piermarini che dopo la Guerra, diventò Comandante delle SCA, ed il motto adottato dal "Battaglione S. Barbara" fu: Vigiles victoriam anhelantes:

L'operazione, denominata "C3" dagli italiani ed "Hercules" dai tedeschi, fu però di colpo abbandonata nello stesso mese di ottobre, il Battaglione sciolto, ed ai primi di novembre, causa l'aumento dei bombardamenti anglo-americani sulle nostre città, gli uomini furono suddivisi in 5 Centurie ed inviati nelle città maggiormente colpite dalle bombe nemiche (Torino, Genova, Roma, Napoli, Milano) in aiuto ai Vigili del Fuoco dei Comandi interessati. Le scale smontate furono restituite ai Comandi ed il personale che aveva fatto parte del Battaglione, fu autorizzato a portare sulla divisa lo stemma della "S. Barbara", ebbe un diploma di appartenenza, e l'Amministrazione si riservò la prerogativa, in caso di necessità, di ricostituire lo stesso.[1]

Personale operativo[]

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Vigili del fuoco alla parata del 2 giugno a Roma.

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Vigili del fuoco alla parata del 2 giugno a Roma.

Il soccorso tecnico urgente è effettuato da squadre operative presenti in tutto il territorio nazionale. In ogni provincia è presente un comando provinciale che coordina l'attività di vari distaccamenti dislocati sul territorio. Il personale operativo può essere permanente o volontario. Quest'ultimo si distingue per la presenza di un baffo bianco sul distintivo di qualifica.

I Vigili del Fuoco (chiamati anche pompieri, dalla precedente denominazione di Civici Pompieri) operano sulle APS (autopompa serbatoio) e sugli altri mezzi che sono normalmente presenti nei distaccamenti (autoscala, autobotte…). Le squadre sono formate generalmente da 5 o 6 persone.

A coordinare le attività di soccorso di una singola squadra vi è un capo squadra o in sua sostituzione un facente funzione o il più alto in grado in quel momento.

È il vigile con più anni di servizio che per l'esperienza sul campo e la formazione professionale conosce tutte le tecniche di soccorso e antincendio.

Gestisce gli uomini sullo scenario dell'evento e li coordina per ottimizzare le risorse e i tempi. Lo si distingue dagli altri pompieri per il fregio di qualifica rosso e per l'elmo anch'esso di colore rosso. Il resto della squadra è composto dagli altri Vigili Permanenti o Volontari con diversi anni di "anzianità". A loro volta i Vigili Permanenti si suddividono in VF, VFQ, VFE, VFC (Vigile semplice, Vigile qualificato, Vigile esperto, Vigile coordinatore), quest'ultimo è quello più "anziano" di servizio e quello preposto cosi come da decreto Ministeriale a svolgere funzioni di vice del Caposquadra in sua assenza o ogni qualvolta si renda necessario.

Le operazioni sullo scenario di soccorso vengono effettuate dai vigili operativi. Questo personale effettua un addestramento specifico di 6 mesi alle scuole di formazione di base di Roma Capannelle (SFB) e al centro di formazione operativa di Montelibretti (RM), (SFO).

Questa formazione unita all'addestramento che tutti i giorni viene effettuato durante l'orario di servizio fa sì che il vigile del fuoco sia pronto professionalmente e fisicamente a operare dove normalmente le altre persone non vorrebbero essere. Questo personale si distingue per il fregio di qualifica verde e rosso e per l'elmo di colore nero.

Alcuni vigili poi sono abilitati alla conduzione dei mezzi di soccorso (autisti) grazie ad un corso al cui termine viene rilasciata una speciale patente ministeriale denominata per gradi (equivalente per categoria a quella civile).

Il personale operativo del CNVVF ha funzioni di polizia giudiziaria, pubblica sicurezza, polizia amministrativa e di prevenzione. Spetta ai vigili infatti, in collaborazione con le altre forze di polizia, individuare le cause degli incendi e stabilire se si tratti di incendi dolosi.

Al fianco del personale suddetto opera, in posizione gerarchicamente sovraordinata, una serie di figure professionali oggi appartenenti agli albi degli ingegneri e degli architetti, precedentemente diplomati (periti industriali e geometri) inquadrate nel Ruolo Tecnico Antincendi, che svolgono funzioni direttive e di coordinamento nell'ambito del soccorso e della gestione delle risorse.

Da segnalare che, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco era, un tempo, coadiuvato da due figure operative particolari: i militari di leva incorporati nel CNVVF detti Ausiliari (VVA - Vigile Volontario Ausiliario) e i Discontinui (VVD - Vigili Volontari discontinui). Ai primi (ora non esistono più perché non esiste più l'obbligo di leva) erano attribuiti compiti di logistica e supporto ma era impedito loro, ad esempio, l'accesso alla qualifica di centralinista di soccorso ma solo urbano o di autista in servizio di soccorso. La storia, purtroppo, ha raccontato di numerosi decessi, da parte di militari incorporati, che hanno perso la vita in operazioni di servizio di soccorso, indipendentemente dalla loro "limitata appartenenza operativa al Corpo". I Vigili Volontari Discontinui, invece, sono distinti in due diverse categorie di appartenenza: ex militari di leva che hanno firmato, il giorno dopo il congedo, offrendo la propria disponibilità a proseguire il rapporto con il Corpo oppure cittadini che hanno seguito un corso specifico, presso i comandi di appartenenza, con esito favorevole. I vigili Volontari Discontinui prestano servizio o presso i Comandi Provinciali e i rispettivi distaccamenti permanenti oppure e questo è il caso più particolare, presso specifici distaccamenti volontari. Nel primo caso, i Volontari, sono retribuiti alla stregua dei Permanenti anche se continuano ad essere utilizzati solo come figure di sostegno come, un tempo, lo erano i militari.

C'è da dire che i Discontinui sono precari della Pubblica Amministrazione a tutti gli effetti e che, caso particolare, vengono richiamati in servizio per 20 giorni. fino ad un massimo di 8 richiami all'anno. A loro non è concessa alcuna forma particolare di protezione sindacale, gli è negata la possibilità di accedere alla funzione di centralinista di soccorso (115) e vengono impiegati come autisti su automezzi si soccorso a discrezione delle esigenze dei singoli comandi provinciali, ovviamente se in possesso dei requisiti e delle patenti necessarie. Nei distaccamenti volontari, invece, essendo loro in forzata autogestione, ricoprono tutti ruoli tipici dei permanenti (a partire dal vigile semplice fino al funzionario più altolocato).

La retribuzione scatta solo ed esclusivamente se si verifica l'evento che determina il loro intervento ed è su base oraria. Ciononostante, il territorio nazionale è operativamente coperto grazie anche all'opera sommersa e sconosciuta dei tanti Vigili del Fuoco Volontari che lavorano con uno spirito di dedizione davvero notevole. Ultimamente ha preso forma una nuova forma di supporto: la figura del personale Civile, questa svolge in parte per la durata di un anno un servizio logistico che era anche mansione del personale ex- militare (ausiliario) retribuito con paga mensile. Non ha nessuna funzione operativa se non quella "amministrativa".

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, è impegnato a fianco dei bambini dal 1989, da quando cioè ha ricevuto la nomina di "ambasciatore di buona volontà" da parte del Comitato Italiano per l'Unicef. Tra le campagne cui ha partecipato, c'è Yes for Children, per un manifesto dei diritti dell'infanzia.

Personale dei servizi amministrativi tecnici ed informatici - SATI[]

Per svolgere tutte le incombenze di natura amministrativa e contabile, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco si avvale di figure professionali del ruolo amministrativo contabile che gestiscono i capitoli di spesa, i pagamenti ai fornitori, i pagamenti degli stipendi, l'approvvigionamento di materiali e mezzi, le incombenze relative all'istruttoria amministrativa delle pratiche di prevenzione incendi, ecc.

Inoltre si avvale del settore tecnico-informatico, composto da una serie di figure professionali dotate di preparazione inerente all'informatica, l'elettrotecnica, le telecomunicazioni oltre a professionalità con caratteristiche di manualità come elettricisti, elettrauto, tornitori, falegnami, ecc.

Il personale SATI è inquadrato nel ruolo non operativo ma può essere impiegato in supporto a strutture operative in località colpite da grave calamità pubblica o in altre situazioni di emergenza in cui il C.N.VV.F. sia chiamato a svolgere i propri compiti istituzionali. In tali situazioni coadiuva il personale operativo nello svolgimento delle proprie mansioni. L'inquadramento di queste figure professionali è differente rispetto agli altri corpi dello Stato in quanto i SATI sono dei Vigili del fuoco a tutti gli effetti ma non compiono "interventi di soccorso tecnico urgente".

Menzione particolare va al settore informatico del Corpo nazionale che prevede la figura di tecnici informatici presenti in ogni Comando provinciale e negli uffici centrali, ove svolgono mansioni di amministratori di sistema (quindi gestiscono le reti interne dei vari Comandi provinciali e delle Direzioni regionali e/o degli uffici centrali) o di analisti di sistema e programmatori (per sviluppare i software in dotazione al C.N.VV.F.).

Un altro settore in cui è presente il personale SATI è quello delle telecomunicazioni. Il personale SATI del servizio telecomunicazioni dei vigili del fuoco è inserito in un particolare ruolo specialistico unitamente al personale operativo impiegato in tale settore. I ruoli del personale SATI sono equivalenti a quelli del personale operativo. Le progressioni avvengono per concorso interno e vi sono anche in questo caso i ruoli dei funzionari SATI (direttori amministrativi e informatici) e le figure degli operatori, assistenti, collaboratori e sostituti direttori sia amministrativi che informatici.

Formazione[]

La formazione del personale appartenente ai Vigili del Fuoco si svolge lungo tutta la carriera, a partire dai corsi di ingresso all'atto dell'assunzione, fino ai corsi di passaggio di qualifica, di specializzazione e di aggiornamento. I corsi sono organizzati sia nelle strutture centrali che in quelle territoriali. A Roma si trovano l'Istituto Superiore Antincendi (ISA), la Scuola di Formazione di Base (SFB) di Capannelle, la Scuola di Formazione Operativa (SFO) di Montelibretti; sul territorio operano invece i poli didattici territoriali di Dalmine, Varallo Sesia, Bologna, Senigallia, Papigno, Napoli, Bari, Lamezia Terme.

Il personale specialista viene formato in apposite scuole come ad esempio il Centro Formazione Volo di Roma Ciampino e il Centro Nazionale Addestramento Sommozzatori di Roma Capannelle.

Ogni comando provinciale organizza inoltre corsi di vario tipo come ad esempio quello per il rilascio delle patenti di guida ministeriali VF, quelli per apprendere le tecniche speleo-alpino-fluviali (SAF) o di primo soccorso sanitario (TPSS). Tutta l'attività è coordinata sia dalla Direzione Centrale per la Formazione che dalle direzioni regionali.

Compiti istituzionali[]

Specializzazioni[]

All'interno del CNVVF esistono svariate specializzazioni. Personale addestrato per interventi particolari che, affiancato al personale operativo, copre tutte le tipologie di interventi.

N.I.A.
Nucleo Investigativo Antincendio. È un organo di Polizia Giudiziaria, attivo in seno al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che studia, ricerca e analizza le cause d'incendio, su propria iniziativa o su specifica richiesta da parte della Autorità Giudiziaria.
Nucleo sommozzatori
Per le emergenze derivanti dal rischio acquatico, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone dei Nuclei di Soccorso Subacqueo ed Acquatico, presenti sul territorio nazionale con 17 sedi, attive 24 ore su 24, ed oltre 360 operatori in grado di intervenire nelle varie situazioni di pericolo legate all'elemento acqua: dall'incendio a bordo di navi alla presenza di rischi biologici, chimici e nucleari, dalla ricerca di persone in mare, laghi e fiumi all'emergenza alluvionale. Peculiarità dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco è l'immersione anche in luoghi non convenzionali quali acquedotti, pozzi, reti fognarie ed acque nere.
Nucleo elicotteri
12 nuclei elicotteri sul territorio nazionale assicurano un valido supporto aereo ai mezzi a terra per tutte le tipologie di interventi.
Nucleo SAF
Acronimo di speleo-alpino-fluviale. È il personale che opera dove gli altri mezzi non possono arrivare. Con tecniche di derivazione speleologica, alpinistica e fluviale e grazie ad un elevato livello di professionalità questi soccorritori scalano pareti rocciose, scendono in pozzi e grotte o affrontano le correnti dei corsi d'acqua. Le stesse tecniche servono anche a raggiungere campanili, tetti e i piani più alti dei grattacieli dove le normali autoscale non arrivano. Si pensi ad esempio alla sciagura del Grattacielo Pirelli di Milano del 18 aprile 2002, dove si intervenne con queste tecniche per rimuovere alcune delle macerie pericolanti ai piani 22-26, o al loro impiego in occasione del terremoto umbro -marchigiano del settembre/ottobre del 1997.
Nucleo Cinofili
Il personale operativo del CNVVF, effettuano interventi di ricerca di ogni genere, impiegati su tutto il territorio nazionale.
Aeroportuali
Il personale che presiede alla sicurezza negli aeroporti nazionali. Sono dotati di particolari mezzi pesanti (idroschiuma polvere), dotati di cannoni che sparano acqua e schiuma nonché polvere in grande quantità.
Portuali
Specialisti nautici che si distinguono in Comandanti d'altura, Padroni marittimi e direttori di macchina, e sono dotati di unità navali per il soccorso in mare S.A.R., incendio a bordo delle navi e nei porti. Presenti sul territorio nazionale con 28 distaccamenti, più diversi presidi acquatici, attivi 24 ore su 24. Il personale è in continuo aggiornamento per rimanere al passo con le nuove tecnologie impiegate nel campo della nautica.
Nucleo NBCR
Nucleare-Biologico-Chimico-Radiologico. Impegnato a operare nelle condizioni più difficili a causa della presenza di sostanze potenzialmente pericolose per la pubblica incolumità (contaminazione da radiazioni nucleari, attentati con armi non convenzionali, rilasci di sostanze pericolose come gas o carburanti a seguito di incidenti…)
Radioriparatori
Personale dedicato alla verifica del corretto funzionamento delle apparecchiature di comunicazione del CNVVF. Le comunicazioni sono di fondamentale importanza per l'operato quotidiano delle squadre impegnate sul territorio.

Va inoltre detto che il personale SAF (anche quelli fluviali) ed NBCR è normalmente, tranne che nei livelli apicali, personale operativo "standard", cioè quello che viene chiamato al 115.

Regioni che non si avvalgono del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco[]

Grazie all'autonomia attribuita dallo Statuto Speciale, Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige si sono avvalse di un'organizzazione autonoma dei servizi di Soccorso Tecnico Urgente e Protezione Civile, adottando alcune varianti rispetto allo standard nazionale, ritenuto poco flessibile e a volte inefficiente. Le risorse economiche risparmiate grazie alla minore presenza di personale retribuito, prevalendo la componente volontaria, vengono impiegate per l'acquisto di automezzi ed attrezzature tecnologicamente avanzate. In questo modo, anche i piccoli centri abitati possono essere dotati di piccoli distaccamenti volontari, equipaggiati con gli automezzi di base.

Valle d'Aosta: Il Corpo valdostano dei vigili del fuoco, ai sensi della legge regionale 10 novembre 2009, n. 37 - Nuove disposizioni per l'organizzazione dei servizi antincendi della Regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, è componente fondamentale e struttura operativa del sistema di protezione civile, ai sensi dell'articolo 11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 (Istituzione del servizio nazionale della protezione civile), e della legge regionale 18 gennaio 2001, n. 5 (Organizzazione delle attività regionali di protezione civile) e sostituisce, nel territorio regionale, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e svolge le funzioni e i compiti allo stesso attribuiti. Il Corpo valdostano dei vigili del fuoco svolge inoltre le funzioni relative ai servizi antincendi aeroportuali, presso l'aeroporto regionale, secondo la normativa vigente in materia. Pertanto le funzioni e le competenze in materia antincendi facenti capo al Ministero dell'interno o al Ministro dell'interno sono attribuite, rispettivamente, all'Amministrazione regionale e al Presidente della Regione. Inoltre in coordinamento con le analoghe strutture del Ministero dell'interno, il CVVVF assicura, nei limiti delle proprie competenze, la direzione tecnica dei soccorsi nell'ambito degli interventi di difesa civile.

Trentino Alto Adige: Con la legge Regionale n.24 del 20 agosto 1954 e successive modificazioni, viene istituito il Servizio Antincendi nelle Provincie Autonome di Trento e Bolzano. La stessa legge ne sancisce struttura e competenze. Il Servizio antincendi si compone quindi di: Corpi permanenti e Volontari dei Vigili del Fuoco, Unioni provinciali e distrettuali dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari, Squadre antincendi aziendali.

Attrezzature[]

Attrezzature individuali[]

Le attrezzature individuali di ogni vigile del fuoco volontario o permanente che sia consistono in:

  • Divisa di soccorso-antincendio estiva: Elmo protettivo, sottocasco ignifugo, completo antifiamma (giaccone con fregio identificativo più sovrapantalone, chiamati Nomex e Panta-Nomex), maglietta polo ignifuga, pantaloni estivi con rifrangenti, giubba estiva con rifrangenti, cintura, anfibi, guanti da intervento (antincendio, antitaglio, dielettrici…), in caso di grosse quantità di fumo i Vigili del Fuoco possono indossare gli autorespiratori (bombola d'aria compressa respirabile caricata a 200 bar se in acciaio e 300 se in composito, che tramite una tubazione detta frusta che riduce la pressione, a 8 bar al primo stadio e 1,5 bar al secondo stadio che porta la miscela di aria respirabile ad una maschera a sovrappressione con un facciale che ricopre tutto il viso dell'operatore. L'autoprotettore o autorespiratore ha un'autonomia media di circa 20-25 minuti (200 bar) o superiore se a 300 atmosfere) questi sono in ogni mezzo di soccorso dei Vigili del Fuoco (APS, AS, ABP).
  • Divisa di soccorso-antincendio invernale: è uguale a quella estiva con le seguenti varianti maglia ignifuga in sostituzione alla polo, pantaloni invernali, giubba invernale. Gli anfibi sono sempre gli stessi estate e inverno.
  • Uniforme per servizi d'istituto: berretto baseball con fregio, maglietta polo o maglia, pantaloni invernali o estivi, giubba, calzature basse di sicurezza, cintura.

Inoltre ogni vigile del fuoco ha a disposizione un completo antipioggia che consiste in un pantavento e una giacca a vento.

Mezzi[]

  • Il Corpo Nazionle dei Vigili del Fuoco possiede mezzi speciali per ogni tipo di intervento.

Mezzi terrestri[]

  • Il mezzo più comune è l'APS, acronimo di autopompa serbatoio, essa viene utilizzata per la maggior parte degli interventi come gli incendi, incidenti stradali, soccorso a persone ecc. Questi mezzi sono caratterizzati da una buona attrezzatura specifica (manichette, scala a ganci e scala italiana, divaricatore, motosega, mototroncatrice ecc.) e da una discreta portata idrica. Gli ultimi automezzi acquistati sono il Mercedes Actros, l'Iveco Stralis, e il Mitsubishi Canter.
  • L'autoscala, veicolo utilizzato per raggiungere luoghi alti come piani di condomini, alberi ecc. I Vigili del Fuoco hanno in dotazione autoscale che possono raggiungere altezze che con gli automezzi più piccoli arrivano a 20 m fino ai 50 m degli automezzi più grandi.
  • L'autobotte pompa (ABP) che vanta una grossa portata di acqua (circa 8000l, quantità che può variare in base al modello di autobotte), è equipaggiato con un'attrezzatura tecnica sufficiente. Questi mezzi vengono impiegati soprattutto nei grossi incendi in supporto alle APS o negli incendi boschivi.
  • Autogru
  • Carro Fiamma/Polisoccorso
  • Carro Schiuma
  • Carro Soccorso
  • Carro Crolli/Puntelli
  • Carro Bombole
  • Carro Viveri
  • Movimento Terra
  • Boschivi
  • Anfibi
  • Fuoristrada
  • Vetture di Servizio

Mezzi nautici del soccorso portuale[]

  • Esistono diverse tipologie di MBP (motobarche pompa) a seconda della categoria del porto e della tipologia di intervento. Dalla più grande e meno veloce (una velocità massima di 12 nodi) la serie 1100 dalla lunghezza di 30 metri e con una grande portata d'acqua, a quelle medie, tipo la serie 1000 o Raff, serie decisamente più veloce (dai 20 ai 30 nodi) e con una portata d'acqua inferiore, ai mezzi RIB od equivalenti, ovvero battelli pneumatici di 9 – 10 m che possono raggiungere anche 50 nodi ed hanno lo scopo di trasportare la squadra d'intervento direttamente sulle navi che necessitano soccorso o per partecipare al SAR
    • Dislocazione Nuclei Portuali VVF:
    • I Classe (porti di rilevanza internazionale): Ancona, Augusta (SR), Cagliari, Genova, Gioia Tauro (RC), La Spezia, Livorno, Napoli, Ravenna, Savona, Taranto, Trieste, Venezia;
    • II Classe (porti di rilevanza nazionale): Bari, Brindisi, Catania, Civitavecchia (RM), Messina, Palermo, Porto Torres (SS);
    • III Classe (porti di rilevanza regionale e interregionale): Gaeta (LT), Trapani, Vibo Valentia.

Mezzi aerei[]

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Piaggio P-180 Avanti dei Vigili del Fuoco

Il corpo dei VVF ha in dotazione quattro modelli di elicotteri disposti in undici elinuclei dislocati ad Alghero, Arezzo, Bari, Bologna, Catania, Genova, Pescara, Salerno, Torino, Varese, Venezia e al Centro Aviazione di Roma Ciampino. I modelli attualmente in uso sono:

  • Agusta-Bell AB 412 utilizzato per il trasporto, soccorso, spegnimento incendi ecc.
  • Agusta-Bell AB 206 utilizzato dal corpo soprattutto per servizi di ricognizione (monitoraggio e controllo).
  • Agusta Westland A109, ultimo mezzo arrivato al corpo, destinato a sostituire gradatamente gli ormai vecchi e obsoleti AB 206.

Da ricordare la presenza di due aerei bimotore a turboelica P180 (VF-181) Piaggio P180 Avanti II (VF-182) presso il Centro Aviazione di Roma Ciampino.

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Elicottero dei Vigili del Fuoco

I VVF hanno utilizzato un quindicina di elicotteri AB 204 ASW radiati dalla Marina Militare e "denavalizzati" dalla Agusta. Attualmente questi elicotteri sono stati quasi completamente radiati anche dai VVF. In precedenza i VVF hanno utilizzato pochi esemplari di AB 205 attualmente radiati. I primi elicotteri usati dai VVF sono stati gli AB-47G, seguiti dagli AB-47J, entrambe queste macchine sono da tempo radiate.

Inoltre ci sono altri mezzi dedicati alle varie specialità del corpo, quali mezzi dedicati ai sommozzatori, al personale S.A.F. o agli aeroportuali.

Tutti i mezzi in servizio presso il corpo hanno dispositivi di segnalazione visiva (lampeggiante blu) e sonora (sirena). Questa può essere a fischio (in disuso ma non rara da sentire, data la vetustà di alcuni mezzi in dotazione al corpo) o bitonale, in quanto questi mezzi sono veicoli d'emergenza.

Banda del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco[]

Formata verso la fine degli anni '30, attualmente la banda è composta da più di 60 componenti. Gli esecutori sono tutti diplomati nei conservatori ed istituti nazionali italiani e fanno tutti parte del personale operativo del corpo, quindi svolgono normalmente servizio nei vari comandi provinciali d'Italia. Attualmente il Direttore della banda è il Maestro Donato di Martile.

Bandiera d'Istituto e di Stato[]

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è dotato di una Bandiera d'Istituto, assegnata dalle autorità dello Stato nel febbraio del 2005. Essa è composta da un drappo, un puntale, un'asta, una fascia e una cordoniera. Il regolamento definitorio della stessa può essere visionato, oltre che dal sito istituzionale, anche dal sito del Ministero degli Interni.

Nel maggio del 2009 è stata riconosciuta, dopo circa 70 anni di marineria, la Bandiera di Stato alle navi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che è stata consegnata direttamente al capo del Corpo Antonio Gambardella dall'Ammiraglio della Marina Militare Dino Nascetti. Il senso di questo riconoscimento è che le amministrazioni dello Stato possono iscrivere il proprio naviglio nel citato registro. Esso comporta alcuni diritti, come per esempio l'equiparazione alle navi da guerra, godendo in alto mare della completa immunità dalla giurisdizione di qualunque Stato estero, che non sia quello italiano.

Su Decreto del Presidente della Repubblica, nel mese di novembre del 2009 è stato concesso al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, uno stemma araldico, poi visualizzato anche sul suo gonfalone; riporta un drago, col motto nazionale: Flammas domamus donamus corden ("domiamo le fiamme, doniamo il cuore"). È stato presentato in occasione della festività di Santa Barbara (patrona del corpo nazionale), tenuta in modalità nazionale il 4 dicembre 2009 a Venezia.

Denominazione dei corpi volontari nelle lingue minoritarie d'Italia[]

Nelle regioni italiane che beneficiano di un regime di bilinguismo, la denominazione Pompieri volontari è stata resa:

  • in Valle d'Aosta, bilingue italiano/francese, Sapeurs-pompiers volontaires;
  • in Friuli-Venezia Giulia, nelle provincie di Trieste, Gorizia e Udine, il cui statuto prevede il bilinguismo italiano/sloveno, Prostovoljni gazilci;
  • nella provincia autonoma di Bolzano, bilingue italiano/tedesco, Freiwillige Feuerwehr.

Decorazioni e nastrini[]

  • Decorazioni concesse allo stendardo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: 7 Medaglie d'oro al valor civile --- 3 Medaglie d'oro al merito civile --- 1 Medaglia d'argento al valor civile --- 2 Medaglia d'argento al merito civile.
  • Decorazioni concesse agli stendardi dei Comandi Provinciali: 10 Medaglie d'oro al valor civile --- 29 Medaglie d'argento al valor civile --- 19 Medaglie di bronzo al valor civile.
  • Decorazioni individuali al valor militare: 7 Medaglie d'argento --- 33 Medaglie di bronzo --- 96 Croci di guerra.
  • Decorazioni individuali al valor civile ed al merito civile: 44 Medaglie d'oro --- 209 Medaglie d'argento --- 415 Medaglie di bronzo --- 656 Attestati di pubblica benemerenza.
  • Nastrini decorativi: Croce di anzianità VVF - Croce di anzianità VVF(20 anni) - Croce di anzianità VVF (30 anni) - Unicef - Inendio Duomo di Torino (1997) - Kossovo - Terremoto Friuli(1976) - Terremoto Campania (1980) - Interventi di pubblica calamità - Emergenza Etna (1991-1992) - Terremoto Umbria e Marche (1997) - Alluvione Piemonte (1994) - Medaglia d'oro al valor civile - Medaglia d'argento al valor civile - Medaglia di bronzo al valor civile - Medaglia d'oro al merito civile - Medaglia d'argento al merito civile - Medaglia di bronzo al merito civile - Cavaliere di gran croce e gran cordone dell'ordine al merito della repubblica italiana - Cavaliere di gran croce dell'ordine al merito della repubblica italiana - Grande ufficiale dell'ordine al merito della repubblica italiana - Commendatore dell'ordine al merito della repubblica italiana - Ufficiale dell'ordine al merito della repubblica italiana - Cavaliere dell'ordine al merito della repubblica italiana - Sovrano militare dell'ordine di malta ordine di S. Giovanni di Gerusalemme, rodi e malta - Sivrano militare dell'ordine di malta merito melitense, classe civile - Sovrano militare ordine di malta merito melitense, classe militare - Ordine equestre di San Silvestro - Santo sepolcro di gerusalemme - Sacro ordine costantiniano di San Giorgio - Ordine equestre di Sant'Agata - Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro - Medaglia d'oro al valor militare - Medaglia d'argento al valor militare - Medaglia di bronzo al valor militare - Croce al valor militare - Croce al merito di guerra - Ordine militare d'Italia - Croce al merito della croce rossa san marinese - Eventi alluvionali del 2000.

Preghiera del vigile del fuoco[]

Iddio, che illumini i cieli e colmi gli abissi,
arda nei nostri petti, perpetua,
la fiamma del sacrificio.

Fa più ardente della fiamma
il sangue che scorre nelle vene,
vermiglio come un canto di vittoria.

Quando la sirena urla per le vie della città,
ascolta il palpito dei nostri cuori
votati alla rinuncia.

Quando a gara con le aquile
verso Te saliamo,
ci sorregga la Tua mano piagata.

Quando l'incendio, irresistibile avvampa,
bruci il male che si annida nelle case degli uomini,
non la ricchezza che accresce la potenza della Patria.

Signore, siamo i portatori della Tua croce,
e il rischio è il nostro pane quotidiano.

Un giorno senza rischio non è vissuto,
poiché per noi credenti la morte è vita,
è luce: nel terrore dei crolli,
nel furore delle acque,
nell'inferno dei roghi.

La nostra vita è il fuoco,
la nostra fede è Dio
Per Santa Barbara Martire.

Chiamate di soccorso[]

Il numero di soccorso dei Vigili del Fuoco è il 115. Esso può essere usato in caso di bisogno, di soccorso tecnico (per esempio incendi, incidenti, fughe di gas, allagamenti, presenza di materiali radioattivi e/o chimici, ma anche annidamenti pericolosi di insetti come vespe e calabroni). È Attivo e gratuito su tutto il territorio nazionale. Al telefono risponde il personale delle sale operative del comando provinciale da cui si chiama che poi, a seconda della zona e della tipologia del sinistro, decide quali distaccamenti, squadre e mezzi mandare a risolvere il problema. Inoltre queste sale operative sono in stretto contatto con le altre centrali operative 112, 113, 117, 118, 1515, 1530, polizie locali per garantire un rapido intervento di tutti i mezzi di soccorso. Per questioni di polizia giudiziaria tutte le chiamate in arrivo al 115 sono registrate.

L'intervento dei Vigili del Fuoco è sempre gratuito 24 ore su 24 (in gergo H24).

Attività sportive[]

Il Corpo dei Vigili del Fuoco porta con sé una lunga tradizione sportiva di campionati. In ordine alfabetico:

  • Arrampicata sportiva
  • Beach volley
  • Calcio a 5
  • Canottaggio
  • Ciclismo (su strada e con mountain bike)
  • Nuoto per salvamento
  • Podismo
  • Rugby
  • Sci alpino e Sci nordico
  • Tiro a volo
  • Triathlon

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha come sport istituzionale anche il canottaggio.

Da segnalare inoltre che in piena seconda guerra mondiale la compagine del 42º Corpo dei Vigili del Fuoco della Spezia (che non ha nulla a che fare con la società calcistica) trionfò in un torneo calcistico disputato in condizioni al limite della sopportazione, in un'Italia divisa e tormentata dalla guerra. I Vigili del Fuoco liguri, il 16 luglio 1944, ebbero la meglio sul grande Torino all'Arena di Milano, città a quel tempo occupata dalle truppe tedesche. La vittoria è stata riconosciuta il 22 gennaio 2002, con l'assegnazione, da parte della FIGC, alla formazione spezzina, di una medaglia al valore sportivo per quello storico trionfo.

Musei dei Vigili del Fuoco[]

Leggi e regolamenti[]

L'ordinamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è regolato dalla legge n. 469 del 13 maggio 1961. Le norme sul reclutamento, avanzamento ed impiego del personale volontario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sono regolate del Decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 6 febbraio 2004.

Note[]

  1. Gran parte delle notizie relative al Battaglione sono tratte dai testi e dalle ricerche di Alessandro Mella.

Bibliografia[]

  • Alessandro Mella, I Vigili del Fuoco e l'invasione di Malta. Breve storia del Battaglione speciale "Santa Barbara". Marvia, 2009. ISBN 978-88-89089-30-9
  • Alessandro Mella, Uniformi e distintivi dei Vigili del Fuoco 1900 – 1965. Marvia 2008. ISBN 978-88-89089-24-8
  • Alessandro Mella, Uniformi e distintivi dei Vigili del Fuoco 1938 – 1945. Parma, Albertelli, 2004. ISBN 978-88-87372-43-4

Filmografia[]

  • I pompieri di Viggiù
  • I pompieri
  • Missione eroica - I pompieri 2
  • Codice Rosso

Voci correlate[]

  • Vigile del fuoco
  • Ministero dell'Interno
  • Corpo dei Vigili del Fuoco dello Stato della Città del Vaticano
  • Difesa Civile
  • Dipartimento della Protezione Civile
  • Scala italiana
  • Autopompa
  • Prevenzione
  • Santa Barbara
  • Vittime del Dovere
  • Guardia ai Fuochi

Collegamenti esterni[]

Statistiche[]

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