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Onda anomala nel Golfo di Biscaglia

Le onde anomale sono un fenomeno marino di cui non si conoscono né le cause né l'origine. Sono state osservate onde anomale alte da 25 a 30 metri, che sembrano formarsi in modo imprevedibile. La differenza principale tra tali onde anomale e gli tsunami sta nel fatto che le onde anomale si producono anche in pieno oceano, mentre gli tsunami si amplificano solo avvicinandosi verso le coste.

Tali onde possono essere estremamente pericolose poiché sono in grado di affondare navi anche di grande stazza. Mancando prove scientifiche della loro esistenza, fino a poco tempo fa questo fenomeno era ritenuto da molti esperti una pura invenzione dei marinai. I pochi sopravvissuti hanno sempre riportato racconti ritenuti non realistici, anche perché secondo i modelli statistici la probabilità di formarsi un'onda di tali altezze era di una ogni 10.000 anni. È stato calcolato che negli ultimi vent'anni sono scomparse in mare più di 200 grosse navi e alcuni pensano che nella maggior parte dei casi la causa vada ricercata nelle onde anomale e non nel maltempo (causa indicata nella maggior parte dei rapporti). Il gran numero di grosse navi scomparse è dovuto anche al fatto che sono tutte progettate per resistere senza problemi ad onde alte fino ad un massimo di 15 metri.

Per poter studiare il fenomeno e documentare queste formazioni ondose è stato creato il progetto MaxWave, un consorzio formato da 11 organizzazioni presenti in 6 paesi dell'Unione Europea. Grazie all'utilizzo dei satelliti Ers-1 ed Ers-2, che hanno una risoluzione di 10 metri e sfruttano potenti radar in grado di prelevare immagini della superficie marina in ogni condizione atmosferica, si è potuto finalmente fotografare il fenomeno dallo spazio. Sono state inizialmente analizzate ed elaborate oltre 30.000 immagini risalenti al 2001, periodo in cui sono avvenuti due avvistamenti: tra febbraio e marzo del 2001 due grosse navi da crociera (la Bremen e la Caledonian Star) erano state investite e gravemente danneggiate da due onde anomale. Malgrado il periodo preso in esame fosse di durata così breve, sono state individuate una decina di onde anomale alte più di 25 metri, fino ad un massimo di 30 metri e lunghe parecchi chilometri. Questi rilevamenti hanno permesso l'avvio di vari progetti volti a studiare il fenomeno ed a poterlo prevedere. Un ulteriore caso documentato si è verificato il 3 marzo 2010 nel Golfo del Leone, dove un'onda di 8 metri ha danneggiato la nave da crociera cipriota Louis Majestic, causando due vittime ed il ferimento di diversi passeggeri.

Possibili cause delle onde anomale[]

Il fenomeno delle onde anomale è ancora argomento di ricerca, ed è troppo presto per poter stabilire quali siano le cause principali o come cambino da luogo a luogo. Le zone maggiormente a rischio sembrano essere quelle dove una forte corrente si muove in senso contrario alla direzione principale del moto delle onde; la zona vicino a Capo Agulhas nell'estremità meridionale dell'Africa è una di queste. Le tesi proposte non spiegano l'esistenza di tutte le onde anomale osservate, quindi molti altri meccanismi sono possibili, con locali varianti. Alcuni meccanismi proposti per la formazione di onde anomale sono:

  • messa a fuoco per diffrazione (diffractive focusing)
  • messa a fuoco a causa di correnti
  • effetti non lineari (simile ai solitoni)

Secondo alcune ricerche ([1]), è possibile che si generi naturalmente un'onda anomala da un fondo casuale di onde più piccole. In questo caso, è ipotizzato, un insolito e instabile tipo di onda si può formare assorbendo energia dalle altre onde, sviluppando spontaneamente un mostro quasi verticale prima di diventare instabile e collassare in breve tempo.

Sembrano esistere tre categorie di onde anomale:

  • "Muri d'acqua" che viaggiano per al massimo 10 km nell'oceano
  • "Tre Sorelle", gruppi di tre onde (colpirono la "Caledonian Star" il 2 marzo 2001, 53°03'S, 63°35'W)
  • Singola onda di tempesta gigante, (colpì la "MS Bremen" il 22 febbraio 2001, 45°54'S, 38°58'W)

Voci correlate[]

Collegamenti esterni[]

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